Riccione e Bologna: due località simbolo dell’Emilia-Romagna.
L’una, riconosciuta destinazione balneare della Riviera, rappresenta nell’immaginario collettivo l’idea d’estate e vacanza per antonomasia. L’altra, vivace capoluogo della Regione, è un’ampia piazza sociale e culturale, sede della più antica università del mondo occidentale.
Ognuna porta con sé un bagaglio di storie, miti e valori sebbene le loro strade, molto spesso, si siano intrecciate in tantissime occasioni. Fra personaggi celebri e locali della Perla Verde, scopriamo quali sinergie accompagnano le due realtà.
Musica e Spettacolo
Uno dei principali protagonisti del connubio Riccione-Bologna nel mondo delle sette note è sicuramente Luca Carboni.
Il cantautore bolognese non ha mai nascosto l’importanza della Riviera come ispirazione per le proprie canzoni. Il successo di Mare Mare (Bologna-Riccione) del 1992 ne è la conferma. Musica e spettacolo rappresentano dunque un filo conduttore fondamentale per l’asse emiliano-romagnolo. 🎶
Giorgio Comaschi, giornalista, conduttore tv e attore, nato a Bologna, incarna alla perfezione il personaggio vissuto a cavallo delle due destinazioni. Nell’intervista rilasciata a Riccione Happy Days Comaschi ricorda la Riccione anni ’60 come il mito della villeggiatura per i bolognesi nonché la nostalgia delle sue scorribande in spiaggia da bambino.
“Soccia che bottega”
Proprio Giorgio Comaschi è stato, nel 2020, il protagonista di uno spot improvvisato per “Soccia” Alimentari diventato virale sul web.
Il termine “Soccia” è un’esclamazione, un intercalare tipico bolognese che indica stupore, meraviglia, una cosa da non credere. “Soccia” a Riccione è altresì il nome di un Alimentari che, tra focacce e crescentine, ha creato attorno a sé un vero e proprio brand.
L’idea è quella di far rivivere l’esperienza della “bottega di paese” in chiave contemporanea. Grazie a una selezione di piccoli e selezionatissimi fornitori, Soccia propone prodotti di prima qualità per stupire “gli indigeni” con le specialità gastronomiche delle Due Torri.
#Bàn – a stàgh bàn
Parlando di tradizioni della cucina emiliana è d’obbligo citare #Bàn, la new entry dei locali bolognesi a Riccione. L’utilizzo dell’hashtag nel nome, che per assonanza ricorda la frase “a stàgh bàn” (“sto bene” in dialetto bolognese), è simbolo di una realtà giovane e moderna.
Da #Bàn sarà possibile assaggiare le gustose tigelle e crescentine fritte con affettato regionale assieme a quanto fa parte, da secoli, della tavola dell’Emilia. 🌮
Due corpi, una stessa anima
Quando un bolognese decide di passare a Riccione, anche se per venirci si percorrono pochi chilometri, ha la sensazione di andare verso un mondo alternativo.
Riccione non è solo una città: è soprattutto la meta del viaggio. Collegata a quella meta c’è tanta roba: sogni, amori, voglia di mare, frammenti di un’infanzia passata o esperienze di divertimento, pure mondano, belle da ripercorrere a ritroso.
Riccione continua così a esplorare nuovi modi per avvicinarsi ad una realtà socialmente differente qual è Bologna. E lo fa cercando di intercettare, complice la convivialità, tutti gli elementi capaci di fondere assieme due corpi nella stessa stessa anima.